I quattro temperamenti dell’infanzia

di Giovanna Bettini

Autoeducazione ed osservazione del bambino

I genitori accolgono l’arrivo sulla Terra di un essere umano che ha bisogno di essere aiutato a rendersi autonomo. Egli va assistito con la massima devozione e si chiama bambino.
Madre e padre sono la sua prima vera culla nonché il sostegno che gli permetterà di avere struttura e trovare la direzione nell’esistenza.
Il bambino avrebbe bisogno di essere accolto con l’atteggiamento di un cuore che vede. Comprendere le sue necessità e le qualità di quella persona che ci chiede aiuto è la prima vera forma di educazione per l’infanzia: l’autoeducazione del genitore.

Tutti i bambini sono differenti tuttavia esiste anche la necessità di studiare le caratteristiche che accomunano i bambini tra loro in quanto “bambini” e una delle scienze che studiano tali leggi generali è la pedagogia.
La pedagogia steineriana (e più in generale la Scienza dello Spirito) costruisce un ponte tra natura generale del bambino e le tante differenti individualità che ci vengono incontro nei bambini che incontriamo tutti i giorni.
L’aspetto esteriore del bambino è secondo Steiner una parte soltanto di tutto ciò che un essere umano porta nel mondo con la sua incarnazione. E’ però vero che già dall’aspetto esteriore possiamo cogliere tratti del nocciolo interiore attraverso l’osservazione.
Tra natura generale del bambino e natura di quel determinato bambino si colloca un terzo aspetto, il temperamento, che accomuna i bambini in gruppi. I quattro temperamenti individuati da Rudolf Steiner. Il temperamento da un lato individualizza e dall’altro riunisce in gruppi; si ha infatti a che fare con il nucleo essenziale di quel bambino e contemporaneamente con la natura generale di bambino e di essere umano.

Linea ereditaria e nucleo essenziale

Con la Scienza dello Spirito sperimentiamo che la natura umana è inserita nella linea ereditaria. Dal singolo la linea ereditaria risale verso gli avi nel passato e scende verso i discendenti nel futuro.
Accanto ai caratteri dell’eredità però ogni individuo porta in sè qualcosa che non deriva dagli antenati: Il nucleo essenziale interiore dello spirito umano.
L’uomo porta con sè dai mondi spirituali questo nucleo essenziale e si unisce a ciò che viene dalla linea ereditaria. Tale nucleo è il frutto delle vite precedenti di quell’individualità che fa cioè riferimento alla legge delle ripetute vite terrene.
Il nucleo individuale è avvolto in un involucro esteriore che deriva dalla linea ereditaria cosicchè per la forma e certe altre qualità dobbiamo risalire agli antenati mentre per conoscere l’intima essenza di quell’uomo dobbiamo retrocedere alle sue vite precedenti. Ogni essere umano è costituito da queste due correnti ed in ogni uomo queste due correnti devono trovare un equilibrio. L’equilibrio o elemento intermedio con qualità più generiche dell’individualità ma in sè capace di individualizzare è il Temperamento.
“Come l’azzurro e il giallo riuniti formano il verde, il congiungersi delle due correnti nell’uomo forma quel che si chiama temperamento…il temperamento equilibra l’eterno col transitorio”. ( da Il segreto dei temperamenti umani, p. 16 R.Steiner ed. Antroposofica)

L’uomo è un’entità quadruplice

Prima di parlare dei temperamenti è a parer mio necessario un accenno agli organi costitutivi. L’uomo secondo Steiner è un’entità quadruplice consistendo in corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale ed Io.
La parte che si presenta ai sensi esteriori e che l’uomo ha in comune con il regno minerale è il corpo fisico e segue le leggi di quel mondo (leggi chimiche, fisiche etc.)
Gli altri tre corpi hanno caratteristiche soprasensibili.
Il corpo eterico o corpo vitale o corpo del sistema ghiandolare è unito per tutta la vita al corpo fisico e ne evita il dissolvimento. Esso segue le leggi del mondo vegetale.
Il corpo astrale o senziente porta i sentimenti, le brame, e le rappresentazioni riguardanti i nostri ideali morali. Esso è assimilabile, per le leggi che lo costituiscono al mondo animale.
Il quarto elemento è l’Io ed è ciò che individualizza l’uomo e gli consente di dire Io a se stesso.
Corpo fisico ed eterico appartengono alla linea genealogica mentre astrale ed Io sono connessi al nocciolo essenziale dell’uomo.

Il temperamento nell’infanzia

Anche se è necessario distinguere per alcune ragioni il temperamento nel bambino da quello nell’adulto è vero per entrambi il fatto che i temperamenti nel singolo sono per così dire amalgamati tra loro e nel tentativo di riconoscerli si può soltanto parlare di prevalenza.
Seguendo il ciclo della vita, Steiner rileva questa relazione: il temperamento sanguinico si dimostra spiccato nell’infanzia, il collerico nell’adolescenza, il melanconico nella mezz’età e il flemmatico nella vecchiaia.
Ogni forma di unilateralità del temperamento porta alla patologia e l’educatore deve operare un lavoro di “messa in equilibrio” tra i vari temperamenti in ogni singolo bambino.
Ora entriamo più nel merito dei quattro temperamenti durante l’infanzia.

Il bambino melanconico

Ha tratti ben formati ma delicati. E’ dotato di sguardo riflessivo. L’aspetto più interessante è la presenza di qualcosa di vecchio, indicatore di una maturità precoce. La sua profonda essenza appare molto prima che nei bambini con temperamenti diversi. La sostanza corporale viene posseduta troppo presto dallo Spirito del bambino.
In genere non mangia molto ed è portatore di una fisicità fragile; infatti con un fisico debole l’Io fa meno fatica a superare la materia e a compenetrarla come se si desse forma all’argilla piuttosto che al marmo.
Già nel fisico si mostra così presto la personalità dell’essere umano ancora bambino.
Quando si presentano le qualità del piccolo genio occorrerà sviluppare l’armonia con gli altri temperamenti per evitare che si sviluppi un’esagerata unilateralità. L’evoluzione prematura usa forze riservate al futuro.
La predisposizione melanconica nel bambino si fonda sul predominio dell’Io nei primi anni di vita.

Il bambino collerico

Testa grande e fronte sviluppata. Tende alla rotondità senza spigoli, Il naso acquista la sua forma definitiva solo con la pubertà. Di esso si notano già nell’infanzia le narici a forma circolare. Predomina il tronco sugli arti. La parte del piede che viene appoggiata con impeto nel camminare è il tallone. Il collerico se non ottiene quello che vuole si arrabbia, urla e può arrivare a crisi convulsive. Arrivando all’adolescenza con la maturazione del corpo astrale la vita di sentimento sboccerà in impeti passionali da contenere il più possibile ad esempio con strumenti artistici. L’educatore deve essere riconosciuto dal collerico come una guida per l’Io umano. Se predomina il corpo astrale nel bambino appare il temperamento collerico.

Il bambino sanguinico

Predomina la velocità con cui il bambino fa molte cose contemporaneamente. Non sta mai fermo e saltella svolazzando in punta di piedi. Coglie tutto rapidamente e svelto dimentica. Se piange si consola subito distraendosi.
E’ fortemente influenzabile dall’ambiente.
Nel bambino sanguinico assistiamo alla grande mobilità dei processi vitali: respiro, digestione etc. Lo stato d’animo è spesso influenzato dalla fame o dalla sazietà, dalla buona o cattiva digestione. Mangia veloce, prende di tutto e parla molto.La vita animica è mossa dalle forze del vivente (eteriche) e passando alla pubertà le forze dell’anima (astrali) prenderanno il sopravvento sulle forze vitali facendo prevalere con la giovinezza il temperamento collerico.
Quando predomina il corpo eterico appare il temperamento sanguinico.

Il bambino flemmatico

Ama molto mangiare e bere e spesso supera nel peso gli altri bambini. Per via del peso impara più tardi a camminare. Diversamente dall’adulto flemmatico il bambino è grazioso. Il flemmatico non sa posare bene i piedi, non si pone in giusto rapporto con le cose. Il suo sguardo è spento e incolore.
Incontriamo due tipi di flemmatico:
1 – I bambini flemmatici naturali sempre pronti a mangiare; belli rotondi con guance grasse, allegri e soddisfatti. Amano rimanere nella loro pesantezza e non hanno per nulla gioia nel muoversi.
2 – I bambini flemmatici per via dell’alimentazione sregolata di quest’epoca. (troppo ricca di grassi e di farina) . Soffrono per l’esagerato peso del loro corpo. Non hanno lo sguardo allegro del flemmatico naturale. Le loro guance sono grosse, cadenti, in quanto il flemmatico di questo secondo tipo non domina correttamente la forza di gravità.

Quando predomina il corpo fisico ci appare il temperamento flemmatico.

Bibliografia:
R. Steiner: Il segreto dei temperamenti umani ed. Antroposofica Milano;
N. Glas: I quattro temperamenti sulla strada dell’autoconoscenza Natura e cultura ed.
R Steiner “Esercitazioni seminaristiche” Stoccarda Agosto 1919 vol 295 pagg. 9 – 59